LA PLASTICA È UN PROBLEMA?
Con 5,9 milioni di tonnellate di polimeri fossili, l’Italia è il secondo paese in Europa in fatto di consumi nel 2020. Si tratta, in media, di 100 kg a persona, de-stinati per il 42% agli imballaggi e all’usa e getta, per il 12% all’edilizia e per il 7% al settore dell’auto.
Le emissioni di CO2 per ogni chilogrammo di plastica prodotta sono pari a 1,2 kg, senza contare quelle emesse in fase di estrazione e raffinazione degli idrocarburi e quelle in fase di incenerimento.
ESISTE UNA SOLUZIONE ?
Solo il 30% della plastica viene attualmente riciclato.
La plastica ed in particolare il PET, (polietilieneteraftalato) è un materiale che si presta in modo semplice al riciclo, può essere riciclato più e più volte senza perdere le sue proprietà fondamentali: rigidità , resistenza ed impermeabilità.
Partendo dalle proprietà del PET è stato studiato il processo migliore per realizzare, nel mondo degli imballaggi, un nastro adesivo che fosse meno inquinante di quelli attualmente in commercio (PVC e PPL).
È stato scelto uno dei prodotti maggiormente diffusi e spesso abbandonati nell’ambiente:
Le bottiglie dell’acqua in PET.
Raccolte, ripulite e trattate fino a farle diventare dei piccoli granuli le bottiglie di PET diventano un film plastico sottile e resistente perfetto per realizzare un nuovo nastro adesivo.
Il film in PET riciclato a parità di prestazioni è:
- Il 40 % più sottile e leggero del PPL
- Il 30 % più rigido e quindi più resistente